YOU SHOULD BE DANCING

Nessun brand è più colorato, onnicomprensivo e universale di Benetton. Per celebrare la sua attitudine all’unicità, ma con la capacità di inglobare e accogliere ogni forma di umanità nella sua costellazione,
nasce il progetto “You Should BE Dancing”.

Sotto l’egida di Giuliana Matarrese, abbiamo chiesto a 5 local hero di interpretare il feel good di Benetton. Il risultato? 6 playlist ricercate e spensierate allo stesso tempo capaci di mettere insieme gli anni 70, i New Order, Amanda Lear e il soul.

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Si scrive Somne, si legge Federico Maccherone, alias produttore e dj milanese, capace di mettere d’accordo addetti ai lavori e intellettuali dell’arte moderna. Dopo aver fondato con Portrait (produttore e artista britannico) l’etichetta Aura Dinamica, nell’Aprile 2019 ha infatti dato alle stampe Risveglio di una città, disco che lega una musica techno da ballare sul dancefloor al futurismo meneghino di inizio 900. Il suo luogo preferito? Ovviamente dietro la consolle.

LA PLAYLIST BY SOMNE

Il nom de plume è Somne, anche se all’anagrafe è noto come Federico Maccherone: a prescindere dalle predilezioni artistiche, il dj e produttore milanese è noto anche fuori dai confini nazionali, dove si è fatto conoscere collaborando con etichette come NonPlus e Life & Death. Autore di un suono riconoscibile, che mette la musica techno al servizio del dancefloor, tocca a lui chiudere le danze di You Should be Dancing, con una playlist che mescola Thom Yorke e Bon Iver con Lil Uzi Vert e James Blake. Senza dimenticare, mai, Mina.

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ABOUT LAHASNA

Italiana, con origini marocchine, non c’è nulla che LaHasna non sappia fare: dj, performer, cantante, autrice. Cresciuta musicalmente a Londra, oggi ha due album all’attivo, performance al Montreux Festival e al Burning Man: la sua voce suadente vi porterà in un universo parallelo, alla riscoperta dell’rnb.

LA PLAYLIST BY LAHASNA

Un pellegrinaggio a ritmo di musica, punteggiato di r’n’b e voluttà: LaHasna si muove tra il neo soul nigeriano di Tay Iwan e l’afrobeat di Rema, passando per il reggae giamaicano della nuova pioniera del genere, Stefflon Don. Parola d’ordine? “Sexytriste”.

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ABOUT SARA MOSCHINI

Head of fashion di grazia.it e Grazia Factory, Sara Moschini si riconosce tra la folla per quella sua ossessione cromatica per il rosso (dalle calze sixties alla chioma) e per lo stile che mescola il romanticismo barocco di Florence Welch con la psichedelia floreale di Tori Amos. Vive a Milano, anche se la sua dimensione naturale è la sua terra d’origine, immersa nelle vallate marchigiane, poetiche e nebbiose come un paesaggio di Tolkien.

LA PLAYLIST BY SARA MOSCHINI

Un viaggio musicale a cavallo tra l’r’n’b di ritorno direttamente dai primi 2000 (preparatevi a re-innamorarvi dei beat voluttuosi di Aalyah) all’indie pop più ammiccante di oggi, e che ha in Caroline Polachek la divinità di riferimento. Let it flow.

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ABOUT GIADA BIAGGI

Bionda, e laureata in filosofia, con un’insana ossessione per la psicologia freudiana e i saggi di Sartre: Giada Biaggi è un ossimoro vivente. Autrice del libro Il Bikini di Sylvia Plath e stand-up comedian, ironizza su compulsioni e contraddizioni dei radical chic milanesi. In attesa del suo primo marito, nel frattempo la potete trovare alla Balera dell’Ortica, tra un reading e un gin tonic, accompagnata dal fido cocker, Vittorio.

LA PLAYLIST BY GIADA BIAGGI

I New Order e Amanda Lear nella stessa playlist? Certo, perché le canzoni scelte da Giada Biaggi si bevono come un Margarita all’ora dell’aperitivo, di fronte al tramonto: senza farsi troppe domande, ma godendosi la bellezza del momento. Enjoy.

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ABOUT SERGIO TAVELLI

Art director di House of Bordello, creatore di soundtrack per infinite sfilate, autore di dj set ascoltati da Milano a New York: Sergio Tavelli ha avuto moltissime vite, anche se quella più nota è di certo legata al Plastic, l’iconico club milanese per il quale collabora dai primi anni '90.
Ideatore di Club Domani, l’imperdibile serata del sabato sera del club di Via Gargano. Una carriera che ha un solo fil rouge: la (buona) musica.

LA PLAYLIST BY SERGIO TAVELLI

Un invito a muoversi sul dance floor, pervasi da un ritmo che si muove a suo agio tra il funk seventies di Vernon Burch e i raffinati esperimenti sonori dei Matia Bazar, passando per la dance sognante dei Phoenix. Get up and dance!

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ABOUT GIULIANA MATARRESE

Giornalista di moda e costume con una invidiabile collezione di magliette dei suoi gruppi preferiti, Giuliana è pugliese di nascita, ma vive tra Milano e Firenze. Ha un podcast, La teoria della moda, anche se nella pratica la sua vera ossessione è la musica. Ha firmato le interviste a due tra le sue rockstar preferite: Jack White dei White Stripes, e Donatella Versace. Life goal: intervistare Lana Del Rey e diventare la sua BFF.

LA PLAYLIST BY GIULIANA MATARRESE

Vibrazioni sonore che si muovono dagli Anni 70 delle Slits ai giorni nostri, con le Wet Leg, figlie illegittime delle Bikini Kills. Nel mezzo? La dance “intellettuale” degli LCD Soundsystem e il Madchester degli Stone Roses, di cui si innamorarono i fratelli Gallagher. Per perdersi nella musica, senza nessuna fretta di ritrovarsi.

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